IMPOSTA VERIFICHE (DIALOGO)

 

DLG_CHECK_SETCHECKS

 

In questo dialogo si definiscono tutte le impostazioni per le verifiche automatiche del renodo.

 

Normativa

 

 In questa sezione va scelta la normativa di riferimento. Attualmente sono disponibili:

 

CNR 10011 TA (Tensioni Ammissibili)

CNR 10011 SL (Stati Limite)

EN 1993-1-8 (Eurocodice 3)

IS 800:2007-WS (Working Stress)

IS 800:2007-LS (Limit States)

AISC-ASD (Allowable Stress Design)

AISC-LRFD (Load and Resistance Factor Design)

BS 5950 (Limit states)

SNiP II - 23-81

 

 

Modalità di calcolo delle azioni interne

 

Questo bottone dà accesso ad un dialogo dedicato alla impostazione delle azioni interne agli estremi delle membrature, ed alla scelta del punto di applicazione di tali forze. Queste forze saranno poi impiegate per verificare le connessioni ed i componenti.

 

Tabulato

 

Scelta della lingua del tabulato di output (italiano, inglese o spagnolo), opzione di apertura automatica dello stesso al termine delle verifiche e opzione di inclusione nel tabulato dei risultati delle verifiche. Se non si includono i risultati, il tabulato conterrà solo la descrizione del modello ed eventualmente le combinazioni considerate, in caso di selezione automatica delle combinazioni peggiori tra tutte quelle importate;  in modelli molto complessi e con numerose istanze e centinaia o migliaia di combinazioni, la scrittura dei risultati nel tabulato può richiedere un certo tempo.

 

Fattori parziali γM (gamma M)

 

Questa sezione é disponibile solo se si scelgono l'Eurocodice o le IS 800 o le SNiP. Per la norma europea vanno definiti i fattori γM0, γM1, γM2, γM3, γM4 e γM5. Se si scelgono le norme indiane (stati limite o tensioni ammissibili), questa sezione si presenta in modo diverso rispetto al dialogo riportato nell'immagine iniziale, e vanno indicati i fattori γm0,R, γm0,b, γm,1(b), γm,f e γm,w. La casella γm,x non é utilizzata. Nel caso delle norme SNiP vanno indicati γm, γu,γh,γc.

 

DLG_CHECK_SETCHECKS_2

 

Verifiche da eseguire

 

Verifica bulloni: questa opzione attiva o disattiva le verifiche a di resistenza del gambo dei bulloni.

 

Verifica saldature: questa opzione attiva o disattiva le verifiche a di resistenza delle saldature.

 

Verifica rifollamento: questa opzione attiva o disattiva le verifiche a rifollamento di tutti i componenti interessati da bullonature.

 

Verifica a punzonamento: questa opzione attiva o disattiva le verifiche a punzonamento dei componenti interessati da bullonature.

 

Momenti parassiti sul gambo dei bulloni: questa opzione permette di includere o meno nelle verifiche dei bulloni la flessione parassita sul gambo degli stessi, che viene in ogni caso calcolata dal programma. Tale opzione influenza anche la verifica delle sezioni nette, la verifica delle sezioni standard e la verifica FEM.

 

Verifica block tear: se è presente la spunta, nelle verifiche automatiche verranno incluse anche le verifiche del block tearing per i componenti che le richiedono.

 

Verifica sezioni nette membrature: se si spunta questa opzione viene eseguita anche la verifica di tutte le sezioni nette di tutte le membrature che presentano riduzioni dell’area lorda (lavorazioni o bulloni).

 

Verifiche semplificate tramite: è possibile attivare o disattivare l'esecuzione delle verifiche semplificate di resistenza delle sezioni nette e delle sezioni standard dei tramite; è possibile inibire le verifiche semplificate anche a livello di singolo componente, nel dialogo della sua aggiunta o modifica.

 

Verifiche Utente (formule aggiunte): se si spunta questa opzione, le eventuali condizioni aggiunte dall’utente in modo manuale o semiautomatico (prerequisiti e/o verifiche associate a un componente) vengono analizzate. I prerequisiti vengono controllati per primi, e se non sono soddisfatti viene richiesto se continuare o meno; le verifiche aggiuntive vengono eseguite assieme alle altre previste, al variare di istanze e combinazioni.

 

Verifiche FEM componenti: se ci sono componenti che hanno il flag Crea FEM attivo, questa sezione gestisce il controllo della creazione dei modelli agli elementi finiti di tali pezzi. Ci sono 4 opzioni disponibili:

 

Non creare modelli: anche se ci sono componenti che lo richiedono, non viene creato nessun modello FEM

Crea solo scheletro: viene creato un “scheletro” dei componenti che richiedono la creazione di un modello FEM: degli elementi truss ricostruiscono l’esatta geometria del piano medio, sono presenti dei nodi in corrispondenza di bulloni e cordoni di saldatura e sono generati dei casi di carico contenenti le azioni trasmesse dagli unitori in tutte le combinazioni e in tutte le istanze, risultanti dalle verifiche automatiche; infine sono presenti dei vincoli atti a prevenire labilità nel modello: per i tramite si tratta di vincoli fittizi in quanto le forze sono autoequilibrate. L’utente deve meshare il componente con elementi plate-shell rispettando gli allineamenti dei bordi, dei bulloni e dei cordoni, assegnare il materiale e lo spessore agli elementi ed eseguire l’analisi statica, per poi studiarne i risultati. Se sono presenti bullonature con contrasto, le azioni di pressione esercitate dal contrasto non possono essere aggiunte se si sceglie questa opzione in quanto manca la mesh.

Crea modelli completi: in aggiunta a ciò che viene fatto nell’opzione precedente, viene creata anche una mesh automatica con elementi plate-shell, secondo la discretizzazione definita nel dialogo di aggiunta/modifica dei componenti, con spessore e materiale già definiti. L’utente deve solo eseguire l’analisi statica e poi studiarne i risultati nei vari casi di carico.

Crea modelli e analizzali: in aggiunta a ciò che viene fatto nell’opzione precedente, viene eseguita automaticamente anche l’analisi statica, lineare o nonlineare, in tutti i casi di carico. Lo sfruttamento per resistenza del componente viene valutato come rapporto tra la massima tensione ideale di Von Mises nel modello e la tensione di riferimento per la norma attiva (con le opportune riduzioni se lo spessore è maggiore di 40mm).

Usa CSE (Clever, Curan): se si sceglie questa opzione i modelli verranno creati nel formato di Sargon e saranno analizzati con il solutore statico lineare Clever o con quello nonlineare Curan, allegati a CSE, in base alla scelta fatta per ciascuno dei componenti che richiedono il modello fem. Le impostazioni per il solutore Curan vanno definite nel dialogo che appare premendo il bottone accanto alla scritta Curan ->.

Usa Sap2000: se si possiede Sap2000 è possibile richiedere la creazione dei modelli fem con questo programma e l’analisi con il suo solutore.

Usa altro programma: se si possiede un programma agli elementi finiti in grado di gestire il formato .sr3, scegliendo questa opzione è possibile richiedere la creazione e l’analisi dei modelli con tale programma, specificando il suo nome e la cartella in cui si trova nel dialogo modifica-impostazioni.

 

Soglie degli spostamenti

 

Vanno definiti uno spostamento (nelle unità di misura attive) e una rotazione (in radianti) limite: CSE verificherà che in tutte le combinazioni questi valori non siano superati, altrimenti informerà l’utente in caso di spostamenti e rotazioni maggiori. Nell’output vengono riportati i valori massimi calcolati.

 

 

 MODALITA' PRENODO Durante la registrazione di un renodo parametrico anche le impostazioni di verifica vengono salvate nel prenodo e verranno applicate i seguito quando si applicherà il prenodo corrente. Durante la registrazione del prenodo è inibita la scelta delle azioni di calcolo e non è possibile definire le impostazioni per il calcolo nonlineare.

 

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