Come… eseguire l'analisi di buckling di componenti o aggregati

 

 

Dalla versione 5.40, CSE è in grado di eseguire l'analisi di buckling di modelli FEM. L'analisi di buckling può essere opzionalmente chiesta nel dialogo usato per impostare le verifiche, o nel dialogo usato per lanciare l'analisi fem degli aggregati.

Per ogni combinazione definita nel modello agli elementi finiti (sono tante quanti sono i casi di carico), il modulo che esegue l'analisi di buckling cercherà i primi tre (3) moltiplicatori critici. Questi moltiplicatori possono anche essere negativi (e quindi non significativi dato che il segno dei carichi dovrebbe essere cambiato).

Al momento le impostazioni di default usate per eseguire il modulo di buckling sono predeterminate ai seguenti valori:

 

3 moltiplicatori critici per ogni combinazione;

ordine del sottospazio: 30

Massimo numero di iterazioni: 50

Toleranza: 0.0001

 

Tali impostazioni possono essere cambiate accedendo al dialogo usato per fissare i parametri di esecuzione del solutore per l'analisi di buckling.

 

BUCKLING1

Alla fine dell'analisi l'utente dovrà:

 

1.Aprire Sargon Reader come avrebbe fatto per avere i risultati della analisi statica (i due comandi sono Mostra risultati FEM componente per l'analisi agli elementi finiti di componenti singoli; e Mostra risultati FEM modello per l'analisi agli elementi finiti di aggregati).

2.Andare al menuPost-Buckling ed eseguire il comando "Interroga". Ciò darà i tre moltiplicatori per ogni combinazione definita nel modello, calcolati dal programma.

3.Per mostrare le deformate critiche usare il comando Post-Buckling-Mostra quando è attiva una combinazione (non un caso di carico), e muoversi da un modo all'altro premendo i bottoni "B" e "B".

4.Per mostrare una mappa a colori con le componenti di spostamento della deformata critica, usare il comando Post-Buckling-Mappa.

 

L'analisi di buckling è principalmente necessaria per verificare se localmente qualche componente si instabilizza. L'analisi di buckling in CSE non è utilizzata per determinare se si instabilizzano le membrature, dato che quel tipo di controlli è già stato fatto altrove, probabilmente in un normale programma agli elementi finiti. Siamo interessati ai componenti delle connessioni, non alla stabilità delle intere membrature. Comunque, quando si eseguono le analisi di buckling, il modello agli elementi finiti analizzato è semplificato dato che nel modello agli elementi finiti le membrature non sono modellate con la loro lunghezza effettiva e con i loro vincoli reali. Ciò vuol dire che nel controllare le deformate critiche, è possibile che si trovino modi spurii (ovvero fittizi) relativi allo sbandamento delle "membrature" come un tutt'uno. Queste deformate critiche, ed i relativi moltiplicatori, non dovranno essere tenuti in considerazione.

 

Scopo dell'analisi è provare che non ci siano moltiplicatori inferiori ad 1 o prossimi ad 1, associati a modi che coinvolgano l'instabilità di componenti della connessione (irrigidimenti, piatti, angolari o squadrette, o instabilità locali dei piatti delle membrature). L'Utente dovrà considerare un opportuno fattore di sicurezza.

 

Un prossimo passo nella trattazione della non linearità geometrica sarà considerare la rigidezza geometrica degli element plate-shell nella analisi non lineare. Ciò consentirà di trattare contemporaneamente sia la plasticità che la instabilità. Questa funzionalità sta per essere aggiunta al solutore non lineare CURAN.

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