Note di rilascio: versione 8.0, 20-9-2017

 

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La versione 8.0 è una versione principale. Essa differisce dalle versioni precedenti per molti aspetti, principalmente legati alla parte computazionale, ed alla ulteriore facilitazione dei comandi. Inoltre, questa versione, tiene conto del lavoro teorico svolto per la scrittura del libro Steel Connection Analysis, di Paolo Rugarli, di prossima pubblicazione per John Wiley & Sons (Steel Connection Analysis, Paolo Rugarli, John Wiley & Sons, 2018, d'ora in avanti "il libro"). La terminologia del programma sarà progressivamente mutata per allinearsi a quella del libro. Qui di seguito una tabella di sinonimi.

 

Termine in Steel Connection Analysis

Termine equivalente in CSE pre 8.0

Connector

Unitore. Connettore.

Force transferrer

Tramite.

BFEM

Modello fem di partenza

Constituent

Componente

SCOFEM (Single Constituent Finite Element Model)

Modello fem di componente singolo

MCOFEM (Multiple Constituent Finite Element Model)

Modello fem di aggregato

PFEM (Pure Finite Element Model)

Modello fem dell'intero nodo

Jnode (joint-node)

Jnodo

Renode (real-node)

Renodo

Prenode (parametric real node)

Prenodo

IRFEM (Initial Renode Finite Element Model)

Modello FEM preliminare del renodo, modello fem semplificato









 

Per quanto riguarda la modifica del nucleo numerico di calcolo, si elencano le principali modifiche, che allineano CSE con quanto descritto nel libro citato. E' fortemente raccomandato, per gli utenti stabili di CSE, leggere il libro: esso dà conto di tutte le assunzioni ed ipotesi fatte in CSE con grande dettaglio.

 

La possibilità di impostare i flag di funzionamento shear onlyno shear, o full resistant, per ogni singolo bullone. Scompare quindi il flag "solo a taglio" per la bullonatura, sostituito da analogo flag per ogni singoli bullone (al limite tutti, per riottenere una bullonatura solo a taglio). Cfr. libro par. 7.8 e 7.9.

La possibilità di impostare i flag di funzionamento shear onlyno shear, fully resistant o longitudinal shear only, per ogni singolo cordone d'angolo nelle saldature a cordone d'angolo. Cfr. libro par. 6.6 e 6.7.

La possibilità di impostare una rigidezza secante o tangente, per le bullonature e per le saldature. Cfr. libro capitoli 6 e 7.

Il calcolo non lineare (opzionale) anche per le saldature e le bullonature nei modelli fem (MCOFEM e PFEM). La formulazione degli elementi finiti è descritta nel libro. Il calcolo non lineare delle saldature apre scenari del tutto nuovi nel calcolo dei collegamenti.

L'inglobamento della rigidezza per rifollamento nella formulazione del comportamento dei bulloni a taglio (sia in IRFEM che in MCOFEM e PFEM). Ciò rende la valutazione degli spostamenti e delle rigidezze efficaci più realistica (cfr. libro par. 7.8.2 e 10.3)

La diversificazione della rigidezza delle bullonature ad attrito rispetto a quelle non ad attrito. Cfr. libro par. 7.8.3.

La modifica degli algoritmi di verifica delle bullonature ad attrito: ora si calcola la variazione nel tiro del bullone in funzione del carico applicato, considerando la rigidezza allo schiacciamento del pacchetto unito dal bullone in parallelo con la rigidezza del bullone (anche nei modelli MCOFEM e PFEM). Cfr. libro par. 7.8.3.

E' stato rimosso il flag "usa Jp o Jt" per le saldature (dunque nel dialogo delle saldature non compare più).

La possibilità di scegliere un funzionamento ortotropo (direzionale) o isotropo (non direzionale) per le saldature a cordoni d'angolo.Cfr. libro cap. 6.

La possibilità di scegliere saldature a cordone funzionanti per contatto ed attrito e l'accorpamento-identificazione di tale scelta con il vincolamento dei nodi delle saldature nei modelli SCOFEM, che, nelle versioni precedenti, era possibile (per i dettagli si rimanda al libro, par. 6.7.6).

La aggiunta di comandi per la verifica di saldature e bullonature in Sargon Reader, quando si aprano modelli che includano saldature o bullonature saturate (ovvero modellate esplicitamente con elementi finiti).

 

Da un punto di vista operativo, queste modifiche sono specialmente concentrate nei dialoghi per la definizione delle saldature e delle bullonature. Inoltre, ci sono dei nuovi comandi in Sargon Reader, nel menu Post-Bulloni e Saldature.

Dalla versione 8.0 CSE viene fornito anche con una versione dimostrativa di Sargon limitata a 50 nodi (travi, bielle, piastre, membrane, molle, nodi semirigidi, elementi solidi, piastra su suolo elastico, trave su suolo elastico, 18000+ profili in linea, forze e coppie nodali, carichi distribuiti costanti e lineari, temperatura, carichi di solaio, vento e ghiaccio sui profili, analisi sismica statica equivalente, casi, combinazioni, insiemi di combinazioni, inviluppi, ecc. ecc.). Questa versione consente di trattare strutture piccole completamente, mettendo carichi, vincoli, casi di carico, combinazioni, ed eseguendo le analisi statiche, modali ed a spettro di risposta (le verifiche secondo normative sono invece escluse dal dimostrativo gratuito). I modelli così generati possono poi essere direttamente importati in CSE con tutte le azioni interne senza bisogno di ridefinirle in CSE. Per installare il programma si veda qui.

 

Per quanto riguarda le altre modifiche, sono qui elencate le principali:

 

Sono stati aggiunti molti comandi abbreviati da tastiera. Per avere una lista vedere qui. Questi comandi rendono più semplici e dirette operazioni come lo spostamento di oggetti (m+ o m-), il loro irrobustimento (t+ o t-), il cambiamento di numero di righe (r+ o r-) o colonne (c+ o c-) nelle bullonature o il cambiamento del loro interasse (dr+ o dr-dc+ o dc-), la cancellazione di oggetti (Canc), il loro inserimento (Ins o B o W), ecc.

Sono stati aggiunti sei comandi (XYZ123) che consentono di impostare rapidamente come direzione predefinita, una direzione notevole. Questi comandi, accessibili da tastiera, consentono di specificare una direzione notevole senza specificare due punti scena.

Sono stati aggiunti gli schemi elementari relativi a jnodi travi-colonna con colonna non passante.

Ora il disegno della saldatura e della bullonatura, nei rispettivi dialoghi, può essere zoomato usando la rotella del mouse.

E' ora possibile selezionare i bulloni cliccando su di essi, nel dialogo di modifica o aggiunta delle bullonature. 

E' possibile spostare sotto gruppi di bulloni in modo più semplice e rapido, nel dialogo di modifica o aggiunta delle bullonature.

La lunghezza tipica del moncone delle membrature è stata portata a 4 volte l'altezza del profilo. Essa può comunque sempre essere variata.

Le varibili predefinite del blocco vincolo cominciano ora per "CBLK" e non più per "|---|".

E' stato aggiunto il pannello JNodo.

Nei pannelli renodo e selezionati, per ogni oggetto (membrature, tramite o connettore) sono indicati i connettori (di membrature e tramite) o i costituenti connessi (ai connettori). E' quindi facile vedere se un oggetto è connesso con uno o più connettori.

Sempre negli stessi pannelli è stata aggiunta l'informazione sul numero di lavorazioni e sull'allungamento o accorciamento corrente delle membrature.

La rapidità con cui vengono resi gli sforzi di inviluppo nelle piastre in Sargon Reader è stata molto migliorata.

Il comando di suddivisione dei Jnodi può ora funzionare anche se il renodo corrispondente non è vuoto.

E' stato aggiunto il comando ruota (i componenti selezionati) attorno all'asse della (unica) membratura selezionata. Molto comodo.

E' stato aggiunto il comando rinforza un po' ed il comando indebolisci un po'. Si applicano all'unico componente selezionato se questo è una piastra, una bullonatura, o una saldatura a cordoni d'angolo.

Il comando estrai in vista renodo è ora diretto, senza alcun dialogo: è quindi molto più rapido ed efficace, per un suo uso più frequente.

Sono state rifatte svariate icone di bottoni, per migliorarne la leggibilità.

Il funzionamento del comando Aggiungi piastra con click, è stato modificato rendendolo più comodo e flessibile.

Il tasto Canc cancella i componenti selezionati, il tasto Ins aggiunge un tramite (vedi anche qui).

Viene creato un secondo tabulato sui Jnodi, per la sua lettura automatica mediante programmi esterni.

E' stato aggiunto il comando Operazioni, che consente di applicare insiemi di operazioni aventi uno scopo limitato (aggiungere un piatto terminale, delle costole di irrigidimento, una lavorazione dog-bone). Questo comando consente di sveltire la costruzione del Renodo. Si stanno aggiungendo le Operaizoni più frequenti all'archivio dei PRenodi.

E' ora possibile (versione FULL soltanto) definire dei PRenodi marcati come insiemi di operazioni. Tali PRenodi non hanno come scopo la costruzione dell'intero nodo ma solo di parti limitate di esso.

E' ora possibile filtrare i PRenodi con parole chiave, e definire, per ogni PRenodo, le sue parole chiave.

 

 

 

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