Come... Predimensionare

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 CESCO dispone della possibilità di eseguire un predimensionamento automatico.

 Per prima cosa si dovrà attribuire ad ogni membratura una tipologia, e ciò si fa usando il comando Tipologia. Questa fase è necessaria, in quanto il predimensionamento usa necessariamente le tipologie, e non le sezioni. Ad una membratura, infatti, si può assegnare una tipologia o una sezione. Assegnare una tipologia serve solo se si vuole fare un predimensionamento automatico. Assegnare una sezione serve se si vogliono fare conti esatti e se si vogliono avere informazioni sugli sforzi.

 Una volta assegnate le tipologie si può innescare il predimensionamento automatico con il comando Esegui!, il quale comporta l’esecuzione di un processo iterativo (che può essere impostato con il comando Imposta Iterazione). Al termine del processo ci si ritrova nella seguente situazione: 1) la struttura è stata risolta e quindi sono accessibili i diagrammi e la deformata; 2) ferme restanti le tipologie assegnate in precedenza, il programma avrà stimato la minima altezza del profilo capace di portare i carichi applicati. Per vedere come cambino le dimensioni prima e dopo, si consiglia, prima di eseguire il comando che esegue la iterazione, di vedere l’ingombro degli elementi attivando l’opzione Ingombro Elementi Strutturali., nel menu Mostra.

 Se ad esempio si è data la tipologia IPE a tutte le membrature (ma ciascuna può avere la sua, ovviamente), al termine del processo si saprà qual è la altezza di IPE stimata necessaria dal programma per portare i carichi applicati, ad esempio 307. Il valore dell’altezza dovrà poi essere modificato (verso l’alto) in modo da raggiungere il primo valore tecnologicamente sensato (per le sezioni in c.a. si arrotonda ai 5cm, per le sezioni in acciaio tipo IPE, HEA, HEB, HEM ci sono altezze predefinite).

 A questo punto si potranno assegnare le sezioni (eliminando le tipologie) fidando di introdurre dimensioni realistiche perché gia validate da un primo esame.

Nota bene

La stima dell’altezza dei profili da parte del programma viene fatta sulla base della condizione di carico corrispondente ai carichi applicati. Se i carichi applicati hanno un verso che può cambiare (vento, sisma) se ne dovrà tenere opportunamente conto nell’interpretare le dimensioni fornite dal programma. Ad esempio si immagini un telaio corrispondente ad un edificio di tre piani, e si impongano delle forze orizzontali sul lato sinistro, agenti in direzione delle x positive (verso destra), a simulare ad esempio il vento o il sisma. Il dimensionamento del programma terrà conto che le colonne di destra, a causa del momento ribaltante, saranno soggette ad una compressione maggiore delle colonne di sinistra, che, al limite, potranno perfino risultare tese. In questo caso le colonne di sinistra saranno anche molto più sottili delle colonne di destra. Ma il punto è che le azioni orizzontali, nella realtà, potranno agire anche con verso opposto, e dunque le colonne dovranno entrambe essere dimensionate come quelle che, nello schema in esame, stanno peggio: quelle di destra.

 

Si tenga inoltre conto che nel dimensionamento automatico si tiene in conto delle verifiche di resistenza e di quelle a stabilità (a compressione, non a svergolamento) ma non di quelle a deformabilità.

 

[CESCO PLUS]

In Cesco PLUS il predimensionamento segue le seguenti regole. Se non ci sono combinazioni verranno presi in esame tutti i casi di carico. Se ci sono combinazioni verranno prese in esame solo le combinazioni, ciò per evitare di considerare situazioni prive di senso fisico (vento su una struttura in assenza di gravità, ad esempio).

Con Cesco Plus è anche possibile predimensionare solo alcune membrature lasciando invariate le altre. Cesco Plus aggiunge la possibilità di predimensionare strutture di materiali generici (purchè la sezione ricada in certe tipologie) e la possibilità di predimensionare strutture in legno.