EDIT-RAMI-ARCO

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         Questo comando fa aggiungere aste aventi la forma di archi di circonferenza, ciascuno dei quali coincide con una nuova membratura. Ogni arco è diviso in un certo numero di rami rettilinei, al fine di sposare con il necessario grado di precisione l’andamento curvo dell’arco.

Il comando chiede dapprima il centro della circonferenza, poi chiede un punto che giace sulla circonferenza, poi chiede a ripetizione l’angolo di apertura iniziale dell’arco e l’angolo di apertura finale dell’arco che si intende aggiungere. Aggiunto un arco se ne può aggiungere un sussessivo, contiguo o meno con il precedente, e così via, finchè non si esce. Tutti gli archi aggiunti durante l’esecuzione di uno stesso comando hanno in comune il centro della circonferenza ed il raggio della stessa. Due archi successivi possono o meno avere l’estremo in comune: per default il programma propone che l’arco successivo sia contiguo con il precedente (ovvero che l’angolo iniziale del successivo sia eguale all’angolo finale del precedente), ma l’utente può scegliere a piacere.

Gli angoli si misurano in gradi, positivi se antiorari, prendendo come riferimento il raggio orizzontale orientato verso destra. Essi sono compresi tra –360° e +360°.

Dopo aver dato, per ciascun arco, il suo angolo iniziale ed il suo angolo finale, occorre decidere in quanti rami rettilinei l’arco sarà suddiviso.

Vediamo passo passo come funziona il comando.

All’avvio del comando il programma si aspetta il centro della circonferenza.

Il centro della circonferenza può essere dato sia cliccando su un punto della griglia, sia dandone le coordinate per mezzo della tastiera: in questo caso occorrerà premere la barra spaziatrice per fare in modo che compaia il dialogo opportuno.

Una volta dato il centro della circonferenza occorre dare il raggio. Ciò si fa o cliccando in corrispondenza al punto che rappresenta il punto che giace sulla circonferenza, o specificando per mezzo di un opportuno dialogo la distanza dx e dy dal centro del punto della circonferenza. Se dx è diverso da zero e dy e eguale a zero, dx rappresenta il raggio della circonferenza; viceversa, se dx=0 e dy è diverso da zero il raggio è dy; se sia dx che dy sono diversi da zero allora il raggio della circonferenza è r=(dx2+dy2).

Fatto ciò si apre il dialogo che consente di fornire l’angolo iniziale e finale dell’arco da aggiungere.

Infine compare il dialogo che chiede in quanti rami dividere l’arco.

A questo punto l’arco viene aggiunto e si chiede di nuovo l’angolo iniziale e finale dell’arco successivo, e così via. Pe interrompere il comando basta uscire con “annulla” da uno dei due dialoghi precedenti.

 

Si ribadisce che nel comando si possono dare più archi di seguito: ciascun arco (anche se suddiviso in più rami) verrà trattato come una membratura singola.