TERRA

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 Nell’analisi cinematica si usa spesso il termine “terra” per indicare un sistema di riferimento rispetto al quale si valuta il moto.

 E’ importante capire che “terra” può essere qualsiasi cosa, persino un corpo in movimento. Quello che interessa infatti è per definizione il moto del sistema in esame (le aste degli esercizi, ad esempio) rispetto al riferimento, non il moto del riferimento in sé. Poiché ciò che l’esperienza fa più frequentemente ritenere fisso è il suolo, il sistema di riferimento è la “terra” (che però, non è affatto ferma).

 Si immagini il tavolinetto di uno scompartimento ferroviario. Esso è incastrato al vagone, e quindi incastrato “a terra” se si esamina il suo moto rispetto allo scompartimento: un signore seduto nello scompartimento dichiarerà che il tavolinetto è incastrato, tanto è vero che ci ha appoggiato sopra la sua bibita. Ciò non toglie che un altro osservatore, seduto in panchina in una stazione di transito, possa dichiarare che il tavolino sfreccia, insieme al vagone al quale è attaccato, a cento chilometri all’ora. Se si osserva il moto rispetto ad un sistema di riferimento, bisogna “salire” su quel sistema di riferimento e descrivere ciò che si vede in modo coerente.

         “Terra” è dunque ciò che noi conveniamo di assumere come riferimento fisso in un dato momento.