IMPORTARE .ESD

 

 Sargon dà la possibilità di importare mesh preparate in ambiente Algor Superdraw III e salvate sotto forma di file in formato .esd. La lettura di un file in tale formato comporta l'importazione della sola mesh.

 

Per importare una mesh in formato .esd occorre:

 

 1) Aprire un nuovo file (Nuovo).

 2) Eseguire il comando Importa specificando il file che si intende leggere

 

 La lettura di un disegno richiede anche una decodifica, in quanto SARGON non gestisce le linee, ma solo gli elementi finiti. Alle linee occorre quindi far corrispondere degli elementi, secondo alcune regole che verranno tra breve chiarite. Non è possibile decodificare linee in modo da trasformarle in elementi bidimensionali: tali elementi vanno sempre e comunque aggiunti all'interno di SARGON.

 

COSTRUZIONE DELLA MESH IN FORMATO .ESD

 

Per facilitare il lavoro successivo, durante la creazione dell'unifilare della struttura è possibile differenziare alcune caratteristiche delle aste: in particolare è possibile suddividere le aste per sezione e materiale. Questa classificazione si ottiene attraverso gli attributi rispettivamente di colore e di layer.

Nel momento in cui vengono assegnate le caratteristiche geometriche e meccaniche degli elementi la suddivisione non deve essere obbligatoriamente rispettata: costituisce infatti soltanto un comodo strumento per selezionare, o per suddividere gli elementi, secondo le loro caratteristiche.

Valgono le seguenti corrispondenze:

 

COLORE N(attribuito nel file .esd) SARGON associa il numero di SEZIONE N.

 

LAYER N(attribuito nel file .esd) SARGON lo usa per distinguere tra travi e bielle. Le bielle devono avere layer 1. Qualunque altro layer fa sì che la linea sia decodificata come trave.

 

GRUPPO N(attribuito nel .esd) SARGON associa il terzo nodo N alle travi aventi gruppo N.

 

Si ricorda che nei file .esd il layer è un numero, non una stringa alfanumerica.

Sulla base dell'attributo di GRUPPO definito nel file .esd è possibile assegnare implicitamente agli elementi il nodo K e quindi definire la terna di riferimento intrinseca.

 

BIELLEsono caratterizzate dal numero di layer = 1.
TRAVIsono caratterizzate dal numero di layer diverso da 1.

 

Se il terzo nodo di un elemento è allineato con l'asse X1, ciò rende impossibile definire una terna di riferimento locale. SARGON automaticamente associa all'asta un terzo nodo corrispondente al numero di gruppo precedente (se il numero originario è 1, viene interpretato come 6).

 

Es: se un elemento è posizionato lungo la direzione dell'asse Z ed ha numero di gruppo 5, SARGON si comporta come se all'asta fosse assegnato il numero di gruppo 4.

 

 Nel caso in cui si sia creato l'unifilare tramite SUPERDRAW III© e le 6 posizioni predefinite non risultino sufficienti a rendere ragione dell'orientazione di tutte le aste, è possibile associare agli elementi altri nodi. L'operazione viene eseguita semplicemente posizionando una primitiva grafica "punto" con le coordinate desiderate ed assegnandole un numero di gruppo, da 7 a 255, uguale a quello dell'asta o delle aste a cui essa è associata.

 Automaticamente SARGON associa all'asta la terna definita dal nodo K considerato nella posizione stabilita.

 

In fase di impostazione del modello tramite CAD esterno (sia esso di tipo .esd o di tipo .dxf) è consigliato definire le unità in cui vengono espresse le dimensioni della struttura. È sufficiente inserire in un qualunque punto del disegno una stringa alfanumerica che indichi l'unità usata @mm, @cm, @m, @in, @ft, @yd. Se SARGON non individua nel disegno un'entità con tali caratteristiche, assume che l'unità di lunghezza sia quella corrente al momento del caricamento della struttura.

 

È necessario distinguere gli elementi in BIELLE e TRAVI; e assegnare ad ogni asta un terzo nodo in modo da definirne univocamente la terna di riferimento intrinseca. La terna può essere definita anche in SARGON: non è necessario occuparsi del problema in SUPERDRAW III©. Anche le bielle ricevono un terzo nodo, ma solo per compatibilità con i programmi che si occupano del disegno. L’orientazione della biella non viene usata nel calcolo per la definizione stessa di biella.

 

USO DEI NODI PREDEFINITI NEI FILE ESD

 

Si ricorda che il terzo nodo può essere definito anche dentro SARGON, mediante il comando Terzo Nodo. Ciò detto vale quanto segue.

Ai numeri di gruppo da 1 a 6, sono associati i primi 6 nodi, quelli predefiniti (Nodi predefiniti). Tali terzi nodi sono invisibili a schermo e sempre vincolati. Essi corrispondono ai numeri di gruppo per i CAD .dxf .

Si ripete perciò che: dare ad una trave un numero di gruppo pari a 3 al di fuori di SARGON, equivale a dare come terzo nodo a quella trave in nodo numero 3, all'interno di SARGON (Terzo Nodo). Tale corrispondenza dei numeri di gruppo col numero del terzo nodo vale per tutti e i nodi da 1 a 6.