TIME HISTORY MODALE (DIALOGO)

 

DLG_THMODAL_RUN

 

Questo dialogo consente di impostare il funzionamento del solutore per l’analisi time history modale.

 

La Time History modale può essere una analisi sismica con accelerogrammi, o una analisi sotto impulso. La decisione è presa tramite il riquadro Input.

Se si sceglie Accelerogrammi, allora bisogna decidere (con i tre controlli Applica) in quali delle tre direzioni siano contemporaneamente attivi accelerogrammi. Ad ogni direzione attiva deve corrispondere un accelerogramma scelto tra quelli disponibili nel modello mediante i bottoni EX, EY ed EZ (gli accelerogrammi sono aggiunti al modello mediante il comando Edit-Azioni-Accelerogrammi). E' inoltre possibile scalare l'accelerogramma di un fattore numerico (caselle Scalato di).

Se invece si sceglie Impulso, allora la Time History ipotizza che un Caso di carico sia applicato di botto e per la Durata di tot secondi (di solito pochi millisecondi, 5 nell'esempio riportato), e poi rimosso. Questa analisi si usa tipicamente per lo studio di esplosioni. Il Caso di carico specificato deve ovviamente esistere, e in esso devono essere presenti solo forze o coppie nodali.

Il riquadro "Smorzamento relativo al critico dei modi", serve a dare una curva che consentirà al programma di associare ad ogni modo uno smorzamento relativo al critico. La curva ha in ascissa i periodi ed in ordinata lo smorzamento relativo al critico. Il punto della curva avente il massimo periodo (ad esempio 10s), deve essere al di là del modo attivato avente il periodo maggiore, in modo da evitare estrapolazioni. Il numero di punti viene specificato con la casella Numero di Punti, e poi premendo il tasto Aggiorna!. Se ad esempio si vuole che tutti i modi abbiano smorzamento relativo al critico del 5%, basterà aggiungere due soli punti, (0, 0.05) e (100, 0.05) assumendo che nessun modo attivo abbia periodo superiore a 100 s. Naturalmente la curva può avere un numero arbitrario di punti e in tal modo è  possibile associare a ciascun modo (di cui è noto il periodo) uno smorzamento relativo al critico ben preciso.

La casella Identificatore, associa alla Time History una sigla o un nome, utile per distinguere le varie possibili Time History eseguite l'una dall'altra.

La casella dT indica il passo temporale di avanzamento della analisi. E' buona norma che non sia troppo alto (non più 1/10 del periodo del modo attivato a periodo più breve), ma nemmeno troppo basso onde evitare un numero eccessivo di step di analisi e quindi di nuovi casi di carico. Per i modi presumibilmente meno importanti si può pensare di violare la regola dell'1/10.

La casella Durata indica per quanti secondi si estenderà l'analisi (da 0 a Durata). Il numero di passi (nstep) è dunque dato da Durata/dT +1.

Il riquadro Modi da considerare nella Analisi consente di attivare solo alcuni modi ed altri no. Solo i modi attivati (ovvero con la spunta) saranno considerati nella analisi. I bottoni Tutti e Nessuno servono a selezionare rapidamente tutti i modi o nessun modo.

Il riquadro Casi di Carico della Time History specifica dove saranno messi gli nstep casi di carico corripsondenti ad ogni istante della analsi. Aggiungi all'ultimo esistente indica che semplicemente i nuovi nstep casi di carico saranno accodati ai casi di carico esistenti. Sovrascrivi a partire dal numero è utile per evitare di accrescere inutilmente, ripetendo la stessa analisi, il vettore dei carichi. Il numero indicato è quello del primo caso di carico ad essere sovrascritto.

Il riquadro Combinazioni associate alla Time History consente di specificare dove saranno messe le nuove nstep combinazioni. Infatti, la Time History genera anche nstep nuove combinazioni nelle quali ogni singolo istante della analisi sarà combinato con gli stessi carichi di una certa combinazione di riferimento, fattorizzati allo stesso modo (Considera concomitanti i casi come nella combi). Si tratta di specificare in tal modo le azioni concomitanti alla time history (di solito permanenti e quasi permanenti). La combinazione di riferimento deve ovviamente esistere e di solito è la numero 1, unica nel combi set dedicato. Anche in questo caso le combinazioni possono essere aggiunte all'ultima esistente (Aggiungi all'ultima) o sovrascritte a quelle esistenti a partire da un certo numero di combinazione (Sovrascrivi a partire dalla).

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Il riquadro Curve consente di specificare quali curve saranno create e memorizzate su disco in opportuno file ".pmc". Oltre alle curve dei nodi ed elementi beam e truss selezionati nel serbatoio 3 (spostamenti, reazioni vincolari, azioni interne agli estremi), sempre aggiunte, per ogni elemento selezionato nel serbatoio 3 può essere aggiunta una curva di sfruttamento semplificato (Sfruttamento semplificato elementi selezionati), e, molto importante, una sola curva della intera struttura, con il massimo sfruttamento semplificato degli elementi beam e truss (selezionati o meno: Sfruttamento semplificato struttura). Questa ultima curva dà il valore massimo dello sfruttamento semplificato della struttura in funzione del tempo, e quindi consente di determinare quali istanti e quali combinazioni siano verosimilmente le più importanti da verificare e quali invece possano essere scartate. A tale fine, Deseleziona le combinazioni al di sotto di, consente di specificare un valore di sfruttamento semplificato massimo, al di sotto del quale la corrispondente combinazione, relativa a un certo istante, sarà deselezionata e quindi non considerata nelle verifiche che potranno essere successivamente eseguite.

Lo sfruttamento semplificato di un elemento nella versione attuale del programma è il rapporto tra la tensione normale dovuta alla somma dei tre contributi assiali e flettenti (se presenti), e la tensione di snervamento non fattorizzata (|N/Afy| + |M2/W2fy| + |M3/W3fy|).

Il bottone Calcola! dà il via alla analisi. I controlli Integrale di Duhamel sui Modi, Spostamenti, Reazioni Vincolari e Azioni interne e sforzi, indicano il progresso della analisi.