Scelta sforzi, invarianti e modalità di rappresentazione  (DIALOGO)

 

 Questo dialogo serve a scegliere lo sforzo da rappresentare ed il modo in cui rappresentarlo. Serve anche a scegliere di vedere gli scarti quadratici medi nodali in modo da avere una stima della precisione della analisi.

 Il dialogo è diviso in sei sezioni: invarianti, tensore di riferimento globale, tensore riferimento locale, sforzi piastra, modalità piastre e accuratezza.

Le prime quattro sezioni servono a scegliere lo sforzo da visualizzare, mentre le ultime due decidono come visualizzarlo.

 Il significato sei simboli contenuti nei primi quattro riquadri è chiaro. Le quantità I1, I2, I3 sono rispettivamente il primo, il secondo ed il terzo invariante del tensore degli sforzi.

 Negli "sforzi piastra" sono elencati sia gli sforzi nel sistema di riferimento locale (m11, m22, m12, v33) che quelli del riferimento globale (mxx, myy, mzz, mxy, myz, mzx). I tagli di piastra non sono presentemente resi dal programma in quanto l'elemento DKT non fornisce tale informazione. Il momento mxx è positivo se genera una tensione normale σxx positiva (trazione) sulla faccia superiore della piastra. Analogamente, il momento m11 è positivo se genera una tensione normale σ11 positiva sulla faccia superiore della piastra. Analogamente per m22, myy, mzz. Il momento m12 è positivo se genera una τ12 positiva sulla faccia superiore. Non è detto che la faccia superiore sia quella visibile. Le tensioni sono positive se di trazione.

 La deformazione plastica equivalente è una misura del grado di plasticizzazione ed è calcolata solo per analisi di tipo non lineare. Se si prende un valore costante e prefissato come valore massimo, il superamento di questo valore può essere fatto coincidere con la crisi. L'Eurocodice 3 stabilisce una soglia pari al 5%.

 

 Il quinto riquadro è dedicato agli elementi piastra. In esso sono presenti dei controlli che consentono di scegliere quale sia la faccia sulla quale calcolare lo sforzo (visibile, nascosta, piano medio, peggiore), se quella peggioree (come avviene per default) o quella visibile o quella nascosta. E' inoltre possibile depurare il tensore della parte flessionale o di quella membranale (totali, membranali, flessionali).

 

 Il sesto riquadro, molto importante, serve a stabilire la precisione del calcolo degli sforzi. Attivando l'opzione elimina scarti si fa un global smoothing eseguendo, su ogni nodo, la media dei valori calcolati dai vari elementi attaccati a quel nodo. Questa opzione è tanto potente ed utile quanto pericolosa (si veda Sforzi in Piastre e Membrane). Attivando l'opzione entità scarti ciò che verrà rappresentato è lo scarto quadratico medio dello sforzo richiesto, diagrammato usando le stesse funzioni interpolanti impiegate per gli sforzi stessi. A partire dal valore calcolato ai nodi si genera una mappa in falsi colori che dà un'idea delle zone a minor precisione.

 

Il flag Se Von Mises adimensionale, serve a rappresentare un numero puro dato dal rapporto tra la tensione di Von Mises e la tensione di snervamento. Tale flag è utile in specie quando vi sono diversi materiali, aventi diversi livelli di snervamento.

 

Per una discussione sul modo usato dal programma per rendere queste informazioni, e sul significato delle varie procedure si veda Sforzi in Piastre e Membrane.