IMPOSTAZIONI (DIALOGO)

 

Questo dialogo consente di impostare il funzionamento dei comandi di meshing relativi alla triangolarizzazione e quadrangolarizzazione di regioni piane.

 

Il primo riquadro in alto a sinistra (modalità di triangolarizzazione) consente di decidere che genere di triangolarizzazione eseguire. Sono possibili tre scelte:

 

Triangoli non ottimizzati

 In questo caso viene fatta una triangolarizzazione di Delaunay (eventualmente vincolata) e poi l’algoritmo si ferma.

Triangoli ottimizzati: mesh omogenea

 In questo caso la triangolarizzazione precedente viene usata come input per un algoritmo che suddivide ulteriormente i triangoli sino a che la misura di uno dei loro lati sia maggiore del valore specificato nel campo Lunghezza massima lati. Il prodotto di questa operazione è in genere una mesh omogenea e regolare, nella quale gli elementi hanno tutti più o meno le stesse dimensioni.

Triangoli ottimizzati: mesh eterogenea

 In questo caso si usa l’algoritmo di Ruppert e la mesh può contenere triangoli aventi anche dimensioni sensibilmente differenti. Questo algoritmo usa sia il parametro Angolo Minimo che il parametro Lunghezza Massima Lati. Nello spirito del metodo di Ruppert, la lunghezza massima dei lati dovrebbe essere tenuta alta, in modo da non costituire motivo di suddivisione dei triangoli, che invece dovrebbero essere suddivisi in base unicamente all’angolo minimo. L’algoritmo implementato differisce da quello di Ruppert originario perché aggiunge anche un criterio di suddivisione basato sulla lunghezza dei lati.

 

Il secondo riquadro a sinistra, modalità di quadrangolarizzazione, consente di specificare in che modo, partendo dalla triangolarizzazione precedentemente eseguita secondo le regole chiarite nel riquadro precedente, i triangoli verranno trasformati in quadrangoli.

Al momento sono possibili due sole scelte: nessuna quadrangolarizzazione o modalità semplificata. La prima scelta implica ovviamente nessuna quadrangolarizzazione, la seconda scelta implica la quadrangolarizzazione secondo una modalità semplificata, ovvero con un algoritmo che, senza modificare i nodi già precedentemente individuati, accoppia triangoli contigui in modo da formare quadrangoli aventi determinati requisiti di accettabilità. I triangoli che al termine dell’algoritmo non hanno trovato un compagno restano triangoli. Come misura della qualità dei quadrangoli il programma usa la misura di Loo e Lee  con un limite accettabile di 0.36. Se b < 0.36 la qualità è reputata inaccettabile. Tale valore è stato preso dal lavoro di Lee ed altri, citato in bibliografia.

La successiva opzione, Quad Morphing, non è al momento attiva, ma verrà implementata nelle prossime versioni. Tale opzione implica la necessità di muovere i nodi precedentemente trovati, ma dà luogo a mesh altamente regolari ed interamente formate da quadrangoli. Il dato relativo alla qualità consente di stabilire quale è il valore di qualità al di sotto del quale vengono scartati i quadrangoli. Il valore di default proposto è 0.36.

 

Il primo riquadro in alto a destra, ottimizzazione, consente di specificare due parametri: la massima lunghezza dei lati ed il minimo angolo dei triangoli. Se la massima lunghezza è posta eguale a 0 il criterio basato sulla lunghezza non viene adottato. Entrambi i parametri portano a forti differenze nella mesh ottenuta. Possono aumentare drasticamente sia i tempi di calcolo che il numero di nodi aggiunto. Si rimarca in particolare che piccole differenze nel valore dell’angolo possono portare a mesh con numero di nodi molto differente. In particolare, scegliere un angolo di 22° è ben diverso dal sceglierlo di 30° o più.

A causa del fatto che l’algoritmo può, in alcuni casi, impiegare tempi lunghi, viene data una possibilità di sorvegliare il suo andamento mediante il parametro successivo, nel riquadro controllo di esecuzione. In questo riquadro si può indicare un intervallo di nodi (nuovi) generato il quale il programma chieda se proseguire o meno. Se si dice di non proseguire l’algoritmo verrà arrestato lasciando la mesh nello stato in qui essa era al momento della interruzione. Per ritornare all’inizio e riprovare con una diversa scelta dei parametri, è sufficiente naturalmente scegliere il comando Annulla nel menu Edit.

Il riquadro Tipo di elementi consente di decidere se verranno generati elementi Piastra o Elementi Membrana.

Il riquadro Topologia, con la opzione Tieni conto dei pieni e dei vuoti, consente di non meshare le regione interne a superfici pluriconnesse (ovvero i fori). Perché il programma riconosca l’esistenza di fori è necessario che oltre al contorno esterno, anche il contorno di ciascun foro sia individuato da lati selezionati al momento della esecuzione del comando. Ricordiamo che i lati devono essere convenientemente descritti per mezzo di elementi Beam e Truss di costruzione.

L’ultima opzione si riferisce ai lati iniziali. Capita talvolta che i lati iniziali (ovvero i lati usati per definire il contorno ed i lati aggiuntivi da rispettare) siano lati in comune con altre regioni già meshate e che quindi non si voglia suddividerli per non rovinare la mesh esternamente alla regione da riempire. Con questa opzione i lati iniziali non verranno suddivisi. E’ chiaro che questa opzione può entrare in conflitto con la richiesta di non avere certi angoli o certe lunghezze di lato, e quindi nella scelta dei parametri occorrerà una certa coerenza. Questa opzione in particolare non è utilizzabile con l’algoritmo per mesh eterogenee.