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CASTALIA vs TECNOBIT & UNI BRESCIA



Keywords: calcolo strutturale, analisi strutturale, metodo semplificato, norme sismiche, CEMAR, validazione, valiunzione, certificazione, elementi sismici secondari, università di Brescia, DICATA, Tecnobit, Ordine degli Ingegneri di Milano, Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.


QUARTO AGGIORNAMENTO


Milano 11/6/2013

Ricevo in data odierna una lettera del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, nella quale essenzialmente, per quanto ho capito, si dice che il C.S.LL.PP. non è competente sulle tematiche sollevate, trattandosi di questione di competenza altrui (DPR 380/2001).

Nella lettera inoltre si dice, sempre se ho capito bene, che di "validazione" dei programmi la Norma non parla, e che semmai è compito del singolo Progettista valutare l'attendibilità dei programmi stessi. Dunque, sempre se ho capito bene, se un programma per pura ipotesi propaganda metodologie sbagliate, il C.S.LL.PP. non è interessato in quanto la responsabilità è sempre e comunque del Progettista.

"Non rientra fra i compiti di questo Consesso la verifica della affidabilità di specifici software né, tantomeno, la conformità delle loro elaborazioni alla normativa tecnica delle costruzioni"..

Non rientra, a ben vedere, nei compiti di nessuno.

In merito alla interpretazione della norma nella parte relativa agli elementi sismicamente secondari non si dice nulla, sebbene il C.S.LL.PP. esamini "in genere quesiti posti dalle Amministrazioni Pubbliche su argomenti che rivestono carattere generale di interpretazione della normativa". Se ho capito bene dato che chi ha posto il problema è un singolo individuo, e non una Amministrazione Pubblica, il caso sarebbe irrituale, ma nondimeno qualcosa si è scelto di dire.

Può anche essere che a me difetti la capacità di leggere tra le righe, e che al di là della mia impressione il CSLLPP qualcosa abbia voluto dire. Forse persone più acute di me nel comprendere questo specifico tipo di linguaggio potranno vedere, nella lettera del CSLLPP qualcosa di più di quanto ci ho visto io. Quindi è a disposizione degli esegeti.

Qui la lettera ricevuta da C.S.LL.PP.:

Lettera del 03/6/2013

Io non capisco bene, dunque, a chi rivolgersi in casi come questi.La sensazione è che non sia previsto che vengano poste questioni del genere e che siamo nel Far West.

Do anche conto del fatto che l'Ordine di Milano, nel corso del mese di Aprile 2013 ha pubblicato un "parere" in merito alle questioni da me sollevate ancora nel Giugno 2012.

Inoltre, in un successivo momento, sempre nel mese di Aprile 2013, è comparsa finalmente nel sito dell'Ordine di Milano la replica al comunicato del DICATA dell'Università di Brescia, da me inviata in data 19 novembre 2012. A distanza di cinque mesi.

A questo punto manca il CNI, che non ha mai risposto, e l'AGCM, che dovrà esprimersi dato che ha aperto una pratica..

Ma cosa potrà fare l'AGCM se da un punto di vista tecnico tutti se ne lavano le mani? Credo poco.

 

Quinto aggiornamento, 7-1-2014

 
 
a cura e responsabilità di:
Ing. Paolo Rugarli
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