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DETERMINAZIONE DEI PARAMETRI SISMICI

 

ALLEGATI:

Zone Griglie o... Stanze?



Milano 20/3/2008


PREMESSA

Purtroppo a distanza di anni i problemi si ripetono, e così dobbiamo riaprire un nuovo luogo ove far confluire le necessarie critiche a disposizioni di legge non sufficientemente meditate.
L'articolo Zone Griglie o... Stanze? scaricabile dagli allegati è il frutto di un intenso e serio lavoro protrattosi per circa un mese a partire dal 10 febbraio 2008. L'editore di Castalia srl, EPC LIBRI, aveva chiesto di curare un volume con il testo delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (Norme Tecniche per le Costruzioni, a cura di P. Rugarli - EPC LIBRI, ROMA 2008), e così, nel corso del lavoro si è ritenuto utile mettere a punto un programma da allegare al volume.


PICCOLA STORIA

Questo programma, denominato NTCSISMA, aveva originariamente un intento molto semplice e limitato: consentire di calcolare i parametri sismici in accordo alle disposizioni di legge eseguendo tutti i calcoli necessari. Di fatto esso è poi diventato lo strumento con il quale si è compreso che le disposizioni di legge presentavano rilevanti problemi di applicazione e presentevano risultati assai poco credibili.

Chi scrive, come anche numerosi altri, aveva già da almeno un anno sollevato perplessità circa la complessità inutile delle regole per calcolare le ordinate dello spettro di risposta, e lo aveva fatto presente in modo trasparente. Pur partendo da un certo scetticismo circa le modalità così farraginose per il "calcolo" dei parametri sismici, non ci si immaginava di trovare quello che poi, lavorando sui dati per mezzo del nuovo programma messo a punto per il libro, effettivamente si è trovato. Dallo stupore allo sconcerto, dallo sconcerto ad un articolo inviato per diretttissima al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici da un lato ed alla rivista Ingegneria Sismica dall'altro: questi sono stati i passaggi intermedi.

Inviato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per dovere istituzionale: per quanto tutto quanto è avvenuto sia discutibile questo è pur sempre il nostro Paese, e quindi è sembrato doveroso informare in primis le strutture del Ministero affinchè prendessero al più presto i provvedimenti del caso (c'è qualcuno al Ministero che si preoccupi di verificare quanto gli Esperti propongono? A quanto pare ce n'è bisogno).

Inviato alla rivista Ingegneria Sismica per sollecitare un'ampia discussione tesa a ripensare su quanto messo, a parere di chi scrive inopinatamente, in Gazzetta Ufficiale.

In pratica è stato messo a punto un gigantesco "mostro" calcolatorio totalmente inutile, illusoriamente preciso, e per di più privo dei più elementari requisiti che qualunque criterio sismico ingegneristico dovrebbe avere, vale a dire la continuità. Il room effect rimarrà scritto a lettere d'oro nella storia della Scienza delle Costruzioni del nostro Paese: una discontinuità di prima specie nella determinazione dei parametri sismici è una cosa semplicemente inaccettabile.


DIMISSIONI

Il tutto è stato messo sulla Gazzetta Ufficiale della nostra disgraziata Repubblica ad opera di un drappello di Esperti che, evidentemente privi della modestia necessaria per sottoporre ad ampie e preventive verifiche il proprio lavoro sono passati direttamente alla Gazzetta Ufficiale. Naturalmente, tutti possiamo sbagliare, ed anzi tutti sbagliamo. Ma quando c'è di mezzo la Gazzetta Ufficiale di una Nazione è necessario che molti preventivamente controllino, e che si arrivi alla fine alla pubblicazione di una Norma, solo quando si è totalmente sicuri. Se no ci si espone a rischi troppo elevati, e , soprattutto, si sviliscono le Leggi, i regolamenti, verso i quali diventa poi difficile avere il rispetto necessario ad utilizzarli nella pratica quotidiana. In tutta sincerità chi scrive ritiene che gli Esperti responsabili di questo errore, chi ha scritto quelle regole di interpolazione e chi le ha perorate, chi ha proposto il reticolo di riferimento in Gazzetta Ufficiale, dovrebbe, per responsabilità oggettiva, dimettersi dall' incarico ed astenersi dall' andare in giro a parlare del Prodotto (come invece sinistramente avviene, in mega convegni che a questo punto suonano grotteschi).
Le loro dimissioni sono necessarie perchè il costo sostenuto dal Paese a causa di questi errori è troppo alto per poter essere lasciato passare sotto silenzio. La norma, relativamente alla determinazione dei parametri sismici, deve essere nuovamente riscritta, c'è poco da fare. Ci si chiede con quale attendibilità essa possa essere impiegata per calcolare gli edifici strategici, che, guarda caso, sono sempre quelli che devono essere usati per sperimentare la nuova norma (Ordinanza o DM è lo stesso).

Non sarebbe ora, ci si chiede, di rivolgersi ad esperti più dotati di senso comune? Perchè, si veda, per quanto un Esperto possa essere tale, nessun Esperto potrà mai convincere migliaia di altri Esperti  che si possano determinare i parametri sismici con quattro cifre significative, nè che dalle metodologie disponibili si possano trarre altro che volenterose approssimazioni di ag alla prima cifra significativa (0.10-0.15-0.20-0.25...). Nè che il sisma atteso cambi dell'11% passando da una piastrella all'altra....

Insomma: qui nessuno è così sprovveduto da credere alla interpolazione su maglia elementare del reticolo di riferimento.


Milano 21-3-2008

Ci si chiede come ovviare ai problemi della normativa. Io penso che tutto il sistema basato sulla interpolazione dovrebbe sparire dalla norma, e così il reticolo di riferimento. Bisognerebbe mettere a punto delle mappe regolarizzate, mappe di isolivello, che tengano conto di tutte le incertezze con numeri arrotondati a favore di sicurezza e con il sensato numero di cifre significative. I parametri sismici dovrebbero essere mappati con al più due cifre significative.
Un modo rozzo per difendersi nelle more del necessario rifacimento della norma può essere il seguente:

  • calcolati i parametri sismici con l'illusorio algoritmo di normativa (corretto con una interpolazione basata su approssimazione bilineare del tipo p=a+bx+cy+dxy) si potrebbe:
  1. arrotondare la ag allo 0.05 superiore (0,05-0,10-0,15...);
  2. arrotondare Fo al decimo superiore (2,1-2,2...)
  3. arrotondare T*c al decimo di secondo superiore o inferiore in funzione di cosa sia peggio.
E' chiaro che in questo modo si avrebbero arrotondamenti disomogenei da punto a punto, ma almeno non si useranno 3 o 4 cifre significative.
Purtroppo anche se le nuove versioni del foglio EXCEL ministeriale includono una interpolazione bilineare, sarà necessario un nuovo Decreto per correggere il plateale errore contenuto nel DM 14-1-2008.

 

a cura e responsabilità di:
Ing. Paolo Rugarli
Castalia srl
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