AZIONI

 

 Le azioni vengono associate al caso di carico correntemente attivo. Vale la regola che le azioni vengono applicate ai nodi ed agli elementi selezionati nel momento in cui viene eseguito il comando Aggiungi. Con questo comando è possibile aggiungere direttamente, sulle entità selezionate, forze o coppie nodali, forze o coppie uniformemente distribuite, concentrate o linearmente distribuite, carichi termici e, infine, cedimenti.

 Il comando Canc Sel cancella le azioni applicate sulle entità selezionate al momento della esecuzione del comando.

 Il comando Gravità aggiunge le azioni corrispondenti alla forza di gravità degli elementi selezionati al caso di carico corrente.

 Il comando Regione consente di aggiungere carichi a regione. Essi vengono applicati ai nodi della struttura che definiscono una regione, sia essa una linea o una superficie.

 

 Per regione si intende una parte di una linea o una parte di una superficie. La linea o la superficie devono essere ricostruite sulla base delle coordinate dei nodi che su di essa giacciono. Per fare questo è necessario ipotizzare che la linea o la superficie posseggano certi requisiti di regolarità.

 Nel caso della linea, l’utente dà una poligonale all’interno della quale si trovano tutti e soli i nodi appartenenti alla linea stessa. Il programma sceglie i due nodi più distanti, poi ordina i nodi in modo da enumerare tutti i nodi scelti a partire dal primo nodo per finire all’ultimo. Una volta ordinati i nodi è possibile assegnare a ciascuno una lunghezza di pertinenza prendendo ciascuno dei due segmenti uscenti dal nodo (al limite uno) e dividendoli per due.

 Si abbia ad esempio una linea definita da una successione di nodi, e si desideri applicare - su ciascun nodo - un carico proporzionale al tratto della linea di competenza di ciascun nodo. Per fare questo si definisce l'intensità del carico per unità di lunghezza e si racchiudono i nodi d'interesse all'interno di una poligonale. Il programma calcola automaticamente la parte di linea competente a ciascun nodo e aggiunge una forza su ognuno dei nodi scelti. Se p, p, p è il vettore delle tre intensità e I, J, K sono tre nodi consecutivi, sul nodo J verrà applicata la forza 0.5(IJ + JK)(px, py, pz)

 

 Nel caso della superficie è possibile usare due modalità.

Nella prima modalità la superficie è individuata da due file di nodi che fungono da “riga” e “colonna” di una scacchiera ideale. La linea non deve necessariamente essere retta. Le due linee identificate dai nodi, identificati dalle due poligonali specificate dall’utente, devono avere un nodo in comune. I nodi mancanti vengono ricostruiti impiegando le due linee di nodi fornite (vedi l’esempio più avanti). Il programma cerca i nodi nelle posizioni attese e, se li trova, assegna loro il carico pertinente. Se invece non trova il nodo che si aspetta di trovare, segnala “c’è un buco nella mesh” e procede oltre. Sia O il nodo in comune tra le file di nodi, I il contatore sulla prima linea e J il contatore sulla seconda linea. Sian inoltre PI il punto P sulla prima linea corrispondente al contatore I e PJ il nodo sulla seconda linea corrispondente al contatore J. Il generico punto PIJ è trovato come

PIJ = (PI-O) + (PJ-O)

 I nodi della superficie sono generati dal movimento di una curva sull'altra.

Esempio 1:

region1

Selezione dei nodi della prima curva

region2

Selezione dei nodi della seconda curva

region3

Effetto risultante

Esempio 2:

region4

Selezione dei nodi della prima curva

region5

Selezione dei nodi della seconda curva

region6

Effetto risultante

 

 Nella seconda modalità la superficie di pertinenza di ciascun nodo viene ricostruita sulla base degli elementi trave e/o biella selezionati e collegati a quel nodo. La selezione è necessaria per poter scegliere quali elementi impiegare per ricostruire il luogo localmente. Tipicamente su un nodo selezionato si avranno quattro elementi uscenti, uno in una direzione, uno in una direzione grosso modo ortogonale. I quatrto elementi definiscono quattro “facce” che consentono di ricostruire l’andamento della superficie desiderata intorno al nodo. Questa modalità evita di dover definire spline o superfici complesse. Le forze vengono applicate solo sui nodi selezionati. Per ogni nodo selezionato vengono cercati gli elementi trave e biella selezionati e connessi a quel nodo. L’insieme di tutti gli elementi uscenti dal nodo viene ordinato e così si ricostruisce una superficie uscente dal nodo. Da tale superficie si ricava la misura dell’area e la direzione della normale, necessarie per applicare questo o quel carico.

Esempio 3:

region7

I nodi selezionati e le aste uscenti, selezionate anch’esse. Da ogni nodo escono 4 o 2 elementi, sufficienti  a ricostruire l’andamento della superficie intorno a ogni nodo (solo il livello superiore dell’ordito è visibile).

 

Esempio 4:

region8

Esempio di superficie a doppia curvatura alla quale applicare il comando. Occorrerà selezionare tutti i nodi e gli elementi (solo il livello superiore dell’ordito è visibile). Qui non è possibile ragionare su scacchiere.

 

 Il comando Solaio viene impiegato per dare rapidamente carichi uniformemente distribuiti ad un insieme di travi (il comando è tipicamente usato per i solai).

 Il comando Sisma è usato per generare automaticamente le forze sismiche statiche equivalenti, secondo quanto previsto da diverse normative.

 Il comando Vento su bt viene usato per generare dei carichi uniformemente distribuiti (per le travi) o forze nodali (per le bielle) equivalenti al carico agente sull'elemento a causa di una pressione dovuta al vento avente una certa direzione. Questo comando consente di valutare rapidamente l'effetto del vento su una struttura (si pensi ai tralicci).

 Il comando Da reazioni è utile per prendere le reazioni vincolari o le reazioni delle molle di un altro modello, e applicarle con il segno cambiato come forze nodali al modello esistente. Tale funzionalità è specialmente utile se si vuole studiare un complesso insieme strutturale mediante due distinti modelli, in modo che le reazioni vincolari del primo, col segno cambiato, diventino le azioni applicate sul secondo.